Fortunatamente puntuale

Eccolo qui. Fortunatamente puntuale. 

Avevo in mente grandi cose, all’inizio. Idee, immagini, suoni, odori, luci e colori. Ma una ad una sono scivolate via, nonostante i miei cocciuti tentativi di trattenerle. Ne è conseguito una marea di spazio vuoto. L’ho riempito con il quotidiano allora. E ne sono stata ripagata. 

I pensieri si sono dissolti al primo medley. I Ricchi e poveri sono una sicurezza in alcuni casi, così come un tavolaccio sotto una tensostruttura, lo spirito di squadra e l’aria d’estate costellata da lampi. E poi canzoni stonate, urlate al cielo lassù, in mezzo ad un centinaio di over su un palco paesano. 

Oh certo, mancava la torta, il vestito, una folla di amici riuniti per l’occasione, pacchetti infiocchettati. Ma le cose improvvisate regalano perle. Io ho avuto un applauso da sconosciuti e un tanti auguri dedicato da una non ben identificata band allo scoccare della mezzanotte. Termine della festa, la mia, perchè il giorno dopo si lavora.

E non sono dovuta scappare veloce, non mi si è sfilata nessuna scarpina, non mi sono ritrovata ricoperta di stracci a fianco di una zucca vuota e di qualche topolino. Anzi. Mi sono persa in un abbraccio collettivo davanti ad un accendino su cui ho soffiato esprimendo il mio desiderio. 

45, quest’anno. Avevo in mente grandi cose, progetti infiniti mi hanno accompagnato lungo questi mesi fino ad oggi. Ma sono scivolati via. Forse non li ho ben stretti. Mi è stata data un’alternativa però. Ho serrato la mano a tenaglia questa volta.

FacebooktwitterpinterestlinkedinFacebooktwitterpinterestlinkedin

Lascia un commento