Ragazza che non vai d’accordo

Laundry evening. 

Era nata così. Senza neanche troppo impegno. 30 dicembre. Apericena per accompagnare lavaggio piumini con annessa asciugatura. Due cose al volo sul tavolo, si era detto. Tanto tutto si sarebbe presentato il giorno dopo. Il cenone. Il divertimento. La compagnia. Un po’ un preludio, come il sabato, quello prima della domenica.

Ma nella mia vita i sabati riescono sempre meglio. Le domeniche vanno e vengono, e a volta neanche si presentano. 

E’ capitato anche questa volta.

E’ capitato che una compagnia anomala si ritrovasse in una grande cucina a condividere parole, vino, risate, musica e agnolotti. Rigorosamente serviti nei piatti, con la posata di cortesia, a commensali distanziati di 1 metro. Come le circostanze richiedono. Commensali che incarnavano una piccola moltitudine eterogenea. Di età variabile e di estrazione differente. Un melting pot. Uno spaccato di mondo. Come sempre più spesso mi accorgo succedere a casa mia.

Casa di una che ‘non va d’accordo con nessuno’. Come mi sono sentita ripetere tante volte. Non ultimo l’altro ieri, se vogliamo dare un significato astratto al tempo. 

Ho incassato con eleganza anche questa volta, se vogliamo fermarci alle apparenze.

Così stamattina, incurante di un cenone programmato dalle regole sociali, ho riflettuto su questi miei sabati. Su questi momenti che mi fanno ricordare che ognuno ha un suo modo per ‘andare d’accordo con gli altri’. Su questi tavoli che mi includono e mi amalgamano. Che in qualche modo, a ben pensarci, ci sono sempre stati e che spero continuino ad esserci. Perchè la casa di ‘quella che non va d’accordo con nessuno’ si è aperta venti anni fa e ancora non si è chiusa.

Perciò per me l’anno si è concluso piacevolmente ieri, giovedì 30 dicembre, insieme a sette persone alle quali dimostro il mio affetto nella misura in cui sono capace, sperando, che a tratti lo capiscano. E credo che a tratti lo comprendano.

A tutti gli altri auguro comunque ogni bene. Alle compagnie, ai cenoni, al divertimento. Cioè, l’ho fatto già ieri. E a me, in particolare, dedico un ‘but you don’t look back in ager’. Perchè è sempre bene ricordarlo, ragazza che ‘non vai d’accordo con nessuno’.

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